Di nicchia, con la pelle nel DNA: dalla Sardegna a Palermo, le storie di Is Crapitas e Borsa del Pellegrino

Qualità e tinta senape sono i due elementi caratterizzanti su cui sta puntando William Piseddu per le proprie calzature. L’imprenditore sardo “non gira troppo attorno al concetto e le ha chiamate Is Crapitas (a sinistra) perché in lingua sarda significa le scarpe“. Si tratta di una calzatura artigianale e su misura, in pelle di vitello, rifinita a mano, spiega Piseddu, 39 anni, trasferitosi a Milano. “Il senape è il colore del frumento in completa maturazione, indice di prosperità” – sottolinea. Un marchio, Is Crapitas, in forte sviluppo sul mercato interno, ma soprattutto internazionale, con clienti particolarmente interessati in Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito ma anche Australia, Stati Uniti e in Oriente. Pelle nel DNA anche in Sicilia, dove il brand Borsa del Pellegrino (a destra), lanciato nel 2007, è diventato una solida realtà di nicchia. Creato da due giovani imprenditori, Francesco Pellegrino e Laura D’Orso, il brand nasce dalla loro comune “per la creazione di accessori e borse in pelle fatti a mano”. I loro modelli piacciono, il marchio cresce e adesso, mentre Francesco prosegue nella lavorazione all’interno del laboratorio, Laura sceglie la materia prima in Toscana.

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