Palm Angels, il futuro è chiaro: scarpe e borse per supercrescere

Palm Angels, il futuro è chiaro: scarpe e borse per supercrescere

Triplicare il fatturato di scarpe e borse. È l’obiettivo di Palm Angels, il marchio italiano di streetwear fondato dall’ex direttore creativo di Moncler, Francesco Ragazzi. Il brand è prodotto e distribuito da NGG – New Guards Group, acquistato da Farfetch. Il brand ha goduto di una rinnovata visibilità quando i media britannici hanno cominciato a discutere sull’outfit dell’attuale premier britannico Rishi Sunak, fotografato con un paio di ciabatte Palm Angels ai piedi.

Scarpe e borse per crescere

Palm Angels, seppur non riveli il proprio fatturato, è in grande ascesa. Il Chief Brand Officer Stefano Robino afferma, infatti, che il marchio ha registrato una crescita a due cifre ogni anno dal 2017. “Siamo in una fase di supercrescita – dice Robino a Vogue Business -. Ci stiamo ristrutturando per garantire che possa essere sostenuta”. L’obiettivo è almeno di raddoppiare il giro d’affari tra 3-5 anni. Per una nuova fase di sviluppo due sono le macrostrategie. Primo: sviluppare l’abbigliamento femminile, che attualmente rappresenta il 20% delle vendite, fino al 35%. Secondo: ampliare le vendite di scarpe e borse. Oggi le sneaker (nella foto tratta da palmangels.com) rappresentano il 6% del giro d’affari, mentre le borse e gli altri accessori il 4%. Il piano è passare dal 10 al 30%. Un traguardo ambizioso perché vuol dire triplicare le vendite. Ma Robino è possibilista: “Ricordiamo che per la maggior parte dei nostri concorrenti le vendite di sneaker rappresentano da sole il 30%”.

La produzione italiana

Robino nota anche un altro aspetto che potrebbe agevolare la crescita del brand. “Abbiamo visto che i nostri consumatori iniziano a dirigersi verso un’estetica più elevata con un price point maggiore” (fonte MFFashion). Ciò vuol dire che il brand ha acquisito autorevolezza e può aspirare ad avere quel potere di determinazione dei prezzi tanto caro ai top brand del lusso. La produzione è interna e “la maggior parte rigorosamente in Italia” spiega Francesco Ragazzi. (mv)

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