Qualche luce dal retail USA. La catena DSW torna in positivo dopo 2 anni, Shoe Carnival sorride

“Siamo lieti di annunciare il primo trimestre di segno positivo dal 2015 nelle vendite comparate. È il frutto di una sana e razionale crescita dei prezzi”, ha annunciato Roger Rawlins, amministratore delegato di DSW. “Stiamo approfondendo il legame con la clientela grazie a prodotti unici” conclude. Designer Shoe Warehouse, insegna USA specializzata nella vendita delle stagioni precedenti (anche griffate e made in Italy), segna una crescita delle vendite dello 0,6% a 680 milioni di dollari (nel Q2 del 2016 accusò una decrescita dell’1,2%) con ricavi del 5,2% e profitti in ascesa di “50 punti grazie a una riduzione degli sconti e a un sourcing favorevole”. Su scala semestrale (chiusura 29 luglio) il maggior distributore statunitense di scarpe uscite nelle stagioni precedenti indica a +2,3 le vendite, ma in segno negativo quelle comparate (-1,3). L’azienda mantiene stabili le previsioni di inizio anno, uguali a quelle di Wall Street, con guadagni di 1,35 dollari ad azione. Sorride anche la catena Shoe Carnival, retailer di “calzature per famiglie”: nel secondo trimestre 2017 le vendite sono cresciute dell’1,4%, per un valore di 235 milioni di dollari, superando le attese del management e degli analisti. Cadono i profitti: -5%. Sale, però, l’utile per azione +9%. (pt)

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