Quanto pesa il crollo russo sulla scarpa italiana?

Vale quasi 2 miliardi di euro il calo di export tra Russia e Ucraina nel 2014. Tra i distretti più colpiti quelli calzaturieri delle Marche, San Mauro Pascoli e Riviera del Brenta. Unica consolazione è che a dicembre, con l’ampia svalutazione del rublo, ci si aspettava un crollo ancora più marcato di quello stimato: -10%. Bisognerà aspettare i dati definitivi, ma il calice amaro vale 1,25 miliardi di euro di mancate vendite in Russia e quasi 650 milioni di euro in Ucraina: complessivamente il 15% del mercato dei due Paesi. Per le calzature il calo è nettamente superiore: circa il doppio. Secondo Arturo Venanzi (Confindustria Fermo) “arriviamo al 40% se consideriamo anche il valore delle triangolazioni”. Per il distretto della Riviera del Brenta, il crollo in Russia ha fatto svanire quasi un terzo dei volumi, stesse cifre per San Mauro Pascoli. (mv)

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