Repetto, dalla danza al pronto moda


Repetto, dalla danza al pronto moda
Non si vive di sole scarpe. Così Repetto, marchio francese specializzato nella produzione di calzature per la danza, ma che da anni è presente anche nello streetwear per uomo e donna con modelli ispirati al palcoscenico, è pronto per la sua prima collezione di pronto moda d’abbigliamento, anch’essa concettualmente collegata al balletto.
Una preview sarà presentata il 28 novembre nell’e-store della società (repetto.com), per poi arrivare nei negozi tradizionali il 5 dicembre.
Denominata Garde-Robe Repetto (il guardaroba di Repetto), la collezione è stata disegnata da Emilie Luc-Duc e comprende 19 pezzi, dai corsetti ai top, con una prevalenza di colori pastello. I prezzi vanno dai 200 ai 250 euro per i top e superano i 500 euro per gli abiti completi.
La storia delle ballerine Repetto inizia nel 1947 in un piccolo laboratorio artigianale nei pressi del teatro dell’Opera di Parigi, quando Rose Repetto creò il primo modello per soddisfare le richieste del figlio Roland Petit, ballerino classico e coreografo. Il successo commerciale arrivò nove anni dopo grazie a Brigitte Bardot, che ne indossò un paio di colore rosso carminio nel film “E dio creò la femmina”. La crescita della richiesta spinse i Repetto ad aprire una fabbrica a Saint Médard d’Excidenil in Dordogne, dove ancor oggi sono prodotte le scarpe da punta, rivolte ai palcoscenici della danza classica, e le ballerine di vari modelli. Negli anni Novanta iniziano le collaborazioni con stilisti internazionali come Issey Miyake, Yohyi Yamamoto e Comme des Garcon, che hanno permesso all’azienda di promuovere un’immagine innovativa e moderna del marchio, pur mantenendo un forte legame con il mondo della danza.

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