Riviera del Brenta “pizzicata” da Report. Acrib non ci sta

Riviera del Brenta “pizzicata” da Report. Acrib non ci sta
Il ruggito di Siro Badon. Non ci sta il presidente Acrib e respinge al mittente le accuse lanciate da Report sul sito del Corriere della Sera, con un servizio dedicato ai terzisti cinesi presenti nel distretto del lusso e pubblicato lo stesso giorno in cui si teneva a Padova l’assemblea annuale dell’associazione. “E’ da più di un anno – ha affermato – che subiamo in silenzio le offese e gli insulti da parte di Sindaci, sindacalisti, rappresentanti associativi sul tema del lavoro irregolare. Di recente ci siamo sentiti dare perfino dei disonesti. Per scelta non ho mai replicato, convinto che la smentita sia una notizia data due volte. Non vorrei, però, che il buon senso fin qui adottato venga scambiato per debolezza”. Aggiungendo: “Cari signori, tanto bravi a pontificare, ricordate che i cinesi sono venuti in Riviera del Brenta per rispondere ai bisogni di flessibilità e qualità che i laboratori del territorio non garantivano più. Per anni abbiamo sollecitato i laboratori locali ad investire in nuove tecnologie per “legare” meglio le nostre aziende con le loro. Oggi i laboratori cinesi sono una realtà, quasi un centinaio quelli regolarmente iscritti in Camera di Commercio. Ricordo a tutti che noi siamo stati i primi in Italia a firmare nel 2010 con Confindustria Venezia e Padova, con l’Associazione Artigiani della Riviera del Brenta e con le Organizzazioni Sindacali un accordo che prevede un contratto tipo, tempi minimi di lavorazione e prezzo minimo al minuto. Ricordo questo per invitare tutti ad affrontare il problema per trovare una soluzione. I proclami sulla stampa non portano da nessuna parte”. Infine, l’attacco: “Se vogliamo essere sinceri, oggi gli elementi di preoccupazione per le aziende della Riviera del Brenta non sono certo rappresentati dai cinesi. Basta andare in qualche area del sud Italia dove anche i cinesi faticano ad insediarsi e lì scopriremo la vera illegalità, taciuta da tutti, tollerata, a volte anche incentivata da chi viene a pontificare contro di noi”.

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