Rovigo: le scarpe entrano in carcere. Redmond lancia il progetto per trasformare i detenuti in artigiani

Il carcere di Rovigo apre le porte all’industria calzaturiera. Grazia Sterza e Antonio Chiggio (nella foto, tratta da Rovigooggi.it) del calzaturificio Redmond di Villanova del Ghebbo hanno lanciato un programma di formazione e pratica rivolto ai detenuti. L’obiettivo: offrire ai carcerati l’opportunità di imparare un mestiere da proseguire una volta usciti dal penitenziario. Al momento gli imprenditori stanno definendo gli ultimi dettagli per avviare il progetto, come ad esempio la modalità migliore e sicura per introdurre i materiali in carcere, anche se auspicano di poter coinvolgere i detenuti direttamente in azienda. “Si tratta di un lavoro dove la manodopera si sta esaurendo e imparare il lavoro non è facile, ci vuole tempo. Abbiamo pensato che potrebbe essere una buona opportunità per i carcerati” spiegano i titolari di Redmond sulle pagine di un quotidiano locale. Il progetto è sostenuto da alcune associazioni impegnate nel reinserimento lavorativo dei detenuti e su di esso si sarebbe già espresso positivamente il direttore del penitenziario.

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