Russia e Turchia, c’eravamo tanti amati: in cerca del prezzo “giusto”, Mosca moltiplica l’import di scarpe da Ankara

I consumatori russi, a caccia di risparmio, sembrano aver scelto da chi comprare il maggior numero di calzature. Dalla Turchia. È ormai un ricordo la crisi tra Mosca e Ankara, conseguente all’abbattimento del caccia russo in Siria ad opera dei turchi a fine novembre 2015. Dopo un periodo di gelo che ha messo in ginocchio le attività turche connesse alla filiera della pelle, gli scambi commerciali sono ripresi e quelli calzaturieri sono cresciuti costantemente tra il 2017 e il 2018. L’ultimo dato a disposizione è eloquente: da gennaio a luglio 2018l’export di calzature è arrivato a 92 milioni di dollari, in crescita del 120%su base annua. Una tendenza che, secondo gli esperti, è proseguita per tutto il 2018 e continuerà anche quest’anno, anche con l’ingresso di nuovi brand. Non a caso, durante la prossima edizione di Euro Shoes Premiere Collection, che si terrà a Mosca dal 25 al 28 febbraio, saranno 36 i brand turchi, riuniti in un’area speciale. La testata russa Shoes Report sottolinea come “Uno stereotipo si è formato da molto tempo nelle menti dei consumatori russi: i turchi realizzano scarpe di qualità con materiali buoni, principalmente in vera pelle. Questo fattore gioca un ruolo importante nella crescita delle vendite di scarpe turche in Russia”. Un fattore che ha permesso alle scarpe turche di vincere la concorrenza di quelle cinesi, anche grazie alla modernizzazione della produzione calzaturiera iniziata 2-3 anni fa e ai contributi statali che favoriscono l’export. (mv)

 

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