La gente non spende più per le scarpe. E allora? Come reagire? Quale strategia? Rispondo tre voci della calzatura italiana. Che raccontano come stanno affrontando il momento.
I cambiamenti di Wisteff Schuh
“È colpa nostra: abbiamo venduto più moda che qualità” afferma William Quadrini di Wisteff Schuh, con sede a Macerata, che produce in Italia e in Spagna. “Non è il periodo più difficile che ho vissuto a livello commerciale. Però è il periodo in cui il consumo è maggiormente cambiato e la gente non spende più per vestirsi” continua Quadrini. “Soluzioni? Dovremo tutti ridimensionarci. Non è una questione di prezzo perché anche la produzione di articoli vulcanizzati e più economici che effettuo in Spagna, si sta assottigliando”.
Il giusto prezzo di Nous Group
Tra le tre voci della calzatura anche quella di Giuseppe Stabile, del calzaturificio Nous Group, con sede operativa ad Aversa (Caserta). La strategia è “continuare per la mia strada, facendo sempre quello che ho sempre fatto e cioè offrire qualità, con scarpe in pelle italiana, al giusto prezzo”. Nous Group è una realtà da 20 dipendenti che produce calzature internamente per poi venderle sul mercato domestico, che genera l’80% del fatturato. “La realtà è che si vendono solo sneaker col brand. Soluzioni? È vero che molti clienti e consumatori finali guardano il prezzo e pochi la qualità. Ma resto dell’idea che la qualità sia il migliore antidoto alla crisi dei consumi. Anche perché più il target di clientela è alto e meno risente della crisi” conclude l’imprenditore campano.
Lorenzi contiene i costi
Contenere i costi rinnovandosi è la ricetta di Samuele Camerlengo, del calzaturificio Lorenzi di Fermo. “Bisogna facilitare la scelta del cliente che non vuole e non deve sbagliare l’acquisto. Allora la prima scrematura la facciamo noi, presentandogli una collezione mirata” afferma Camerlengo. Che poi prosegue: “Il cliente sceglie in base al prezzo? Sì, ma non solo. È il rapporto brand/qualità/prezzo ad essere decisivo. Inoltre occorre sempre rinnovare l’offerta per proporre modelli nuovi che possano invogliare il cliente all’acquisto”. (mv)
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