Il Tribunale: Geox non può distribuire Amphibiox

Geox perde la prima battaglia della guerra sulle scarpe che traspirano, in quanto non può vendere in Italia i prodotti Amphibiox. Lo ha deciso il Tribunale di Milano, che il 26 aprile scorso ha emesso un provvedimento cautelare di inibitoria nei confronti di Geox S.p.A., Geox S.r.l. e Nibar S.r.l relativo alla vendita in Italia di alcune calzature recanti il marchio “Amphibiox”. Il Tribunale ha così accolto la richiesta di Columbia Sportswear Company (quotata al Nasdaq) e della sua controllata italiana OutDry Technologies S.r.l. di Busto Arsizio con sede operativa in Cina. Dopo aver verificato che alcune scarpe Amphibiox costituiscono probabile contraffazione del brevetto OutDry per la realizzazione di calzature impermeabili e traspiranti, lo stesso tribunale milanese ha autorizzato il sequestro di questi prodotti Amphibiox ed ha inibito Geox a proseguire la produzione e la commercializzazione di tali prodotti. La decisione è provvisoria e Geox potrà presentare ricorso. L’azienda di Montebelluna fa sapere: “La produzione di quel modello era già cessata e non c’erano calzature di quel tipo in vendita già prima che iniziasse il procedimento, la cui azione era stata avviata a fine 2012 e ci era stata notificata agli inizi del 2013. Discuteremo poi sul merito quando il procedimento arriverà alla fase decisoria. Sulle nuove collezioni Amphibiox invece non c’è nessun problema, fin da quelle del 2013, tanto che Columbia aveva avviato un’azione contro le nuove collezioni negli Usa ma poi, riscontrato che non c’erano problemi, l’ha ritirata”. (mv)

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