Un quinquennio buio per la scarpa in pelle: calati i consumi in USA e UE tra il 2011 e il 2016

Un lustro di calo dei consumi su entrambe le sponde dell’Atlantico. Tra il 2011 e il 2016 gli acquisti di calzature in pelle sono diminuiti sia in Europa che negli Stati Uniti: la quota di mercato delle scarpe in pelle nel mercato comunitario è passata dal 29% del 2011 al 24% del 2016, invece a Washington ha ceduto ancora di più, passando dal 32% al 21%. Mentre negli USA la perdita è stata a vantaggio delle tomaie in materiale sintetico, in Europa la preferenza dei consumatori si è orientata sul tessile. Sono le variazioni di mercato registrate da Peter Mangione, ex presidente di FDRA (l’associazione USA dei retailer calzaturieri) e ora managing director di Global Footwear Partnership LLC e di Peter Mangione Associates. Il trend (ahinoi), non accenna a invertirsi. Nei primi 6 mesi del 2017 gli States hanno importato meno scarpe in pelle sia in volume (-7,5%) che in valore (-7,7%).

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×