Vamas investe e cresce: il quinto stabilimento per una filiera a km zero

E siamo a cinque. Lo storico suolificio Vamas ha inaugurato il 14 giugno un nuovo stabilimento produttivo, il quinto nel comune a San Miniato. Per farlo ha riqualificato un impianto dismesso, l’immobile dell’ex Cuoificio Toscano, nell’ambito di un protocollo d’intesa firmato un anno e mezzo fa con la Regione Toscana. “Ricreare lavoro laddove c’era lavoro” è il motto dell’azienda, che non è nuova ad operazioni di questo tipo: già due delle sue sedi operative sono nate dall’ammodernamento di due plessi preesistenti, l’ex Tuttocuoio e l’ex Marros. “Abbiamo fatto un viaggio e questo è un tassello in più nel nostro percorso – ci ha raccontato il titolare di Vamas, Ivano Vagnoli –. Tutte le ditte che lavorano con noi sono a massimo 2 chilometri di distanza. Vogliamo creare una filiera a km zero”. La nuova sede rappresenta l’avvicinamento dell’impresa terzista Suolificio Emira, specializzata nello stampaggio di suole in materiale termoplastico: finora localizzata nel comune di Vinci, a 20 chilometri di distanza, adesso dista poche centinaia di metri dalla sede Vamas. L’obiettivo è il recupero del territorio, il risparmio energetico, contribuendo alla crescita del distretto del cuoio.
La cerimonia
Presenti all’inaugurazione anche Simone Giglioli, neoeletto sindaco di San Miniato, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “Finché in Toscana ci saranno imprenditori che credono ed investono nel territorio, sentendo la responsabilità verso i propri lavoratori, non dobbiamo avere paura di nulla – ha commentato Rossi –. C’è energia, c’è etica, c’è la voglia di lavorare sempre meglio con un clima di sfida che è positivo”. Le scelte di Vamas sono orientate all’abbattimento dei consumi, la riduzione degli sprechi, il riciclo e recupero delle materie prime e delle risorse utilizzate: verso un’industria a impatto zero. Per ora gli investimenti compiuti hanno portato a una crescita del fatturato, più che raddoppiato dal 2015 al 2018 (da 20 milioni di euro è passato a oltre 48), e un incremento del numero degli addetti: erano 262 a fine 2018, se ne prevedono 328 per il 2019. (mvg)

Nella foto, da sinistra: Enrico Rossi, Ivano Vagnoli e Simone Giglioli

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