Pagare le tasse in ritardo, visto che lo Stato non paga puntualmente i suoi debiti. La provocazione arriva da Damiano Zecchinato (nella foto), sindaco di Vigonovo (Venezia) e imprenditore calzaturiero (è titolare della tranceria Sirio). “Invito i residenti di Vigonovo e della Riviera del Brenta che hanno crediti con lo Stato a non pagare subito le tasse. Si aspetti che passino i due anni e mezzo dell’iter previsto, e solo un giorno prima che scatti l’ingiunzione di pagamento o l’azione coercitiva di Equitalia, si paghi il dovuto – ha detto il sindaco – Conosco aziende del settore della calzatura ,ma anche dell’edilizia e dell’impiantistica, che hanno dovuto mettere in cassa integrazione o licenziare dei dipendenti perché Equitalia, o più in genere l’Agenzia delle Entrate, voleva subito i soldi, nonostante gli stessi avanzassero crediti per decine di migliaia di euro”. La reazione dei sindaci della Riviera del Brenta non è unanime. “Ritengo che questo sia un invito fuorviante e sbagliato – sostiene Giampietro Menin, presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera – Certo però che il fisco non può continuare a strozzare così imprenditori e lavoratori”. (mv)
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