L’allaccio alla rete elettrica del campo era abusiva, quello alla rete idrica pure, i reflui venivano sversati nei terreni prospicienti il capannone, mentre nei dintorni si erano allestite più discariche abusive. Con un blitz all’alba del 31 marzo in un campo rom di Cosenza, i Carabinieri del locale reparto operativo con i Cacciatori di Calabria e l’ausilio di tecnici dell’Enel e del Comune, hanno individuato una conceria abusiva priva di qualsiasi autorizzazione. Nell’opificio, impiantato secondo la stampa locale in un ex mattatoio, pelli ovicaprine erano trattate con sale e soda caustica per essere poi sottoposte a successive lavorazioni. Lo stabile è stato sottoposto a sequestro. Gli investigatori starebbero ancora valutando le violazioni penali commesse nel campo, dove sono state anche rinvenute carcasse di auto rubate.
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