Colpevole di essere pelle

Conciatori che (dall’Italia al Brasile) difendono la dignità della pelle. Furbetti (tanti, troppi) che la colpevolizzano, denigrano e “usano” per ingannare volontariamente il consumatore. In questa infinita partita entra a gamba tesa un nuovo giocatore. Stella Mccartney vince una causa per contraffazione. Ma le toghe farciscono la sentenza di luoghi comuni veg. Al produttore italiano rimproverano l’uso della pelle: “Così danneggia il prestigio ecofriendly del brand inglese”.
Tratto da LaConceria n. 18 – clicca qui per accedere a tutti i contenuti

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