“Il calo era atteso, ma non è traumatico”. Queste le parole di UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) a commento dei dati relativi ai primi nove mesi dell’anno che sta per chiudersi, caratterizzato dal costante buon andamento dell’automotive e dall’affaticamento dell’accessorio di lusso. Una doppia velocità che, da gennaio a settembre, ha portato a un calo omogeneo (in valore) del 4% della produzione e dell’export. Molto bene gli USA (per il settimo anno consecutivo): +12%. Confermato il rallentamento cinese: -18%. Prospettive 2017? “Aperte a ipotesi di stabilità, con alcuni segnali interessanti”. Sempre maggiore, invece, l’impegno della conceria italiana sul fronte green. UNIC ha presentato la nuova edizione del Rapporto Sostenibilità, che, una volta di più, dimostra “l’impegno della conceria italiana – commenta il presidente UNIC Gianni Russo – nel perseguire la sostenibilità di prodotti e processi a beneficio dell’intera filiera, creando valore e articoli di assolute eccellenza”. Dal 2003 al 2015 le concerie italiane hanno ridotto del 18% i consumi idrici e del 19% quelli energetici. Il tutto, sostenendo costi ambientali (sul valore della produzione) in crescita del 105%.
TRENDING