Il progetto di Unido e SwitchMed per spingere le filiere della pelle di Egitto, Tunisia, Libano e Marocco verso l’economia circolare

Il sostegno internazionale per favorire l’adozione da parte dell’area pelle di 4 Paesi arabi dei criteri produttivi dell’economia circolare. UNIDO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale, e SwitchMed, il programma per la cooperazione tra le sponde del Mediterraneo finanziato dall’UE e allestito dalla stessa UNIDO con UNEP (il programma per l’Ambiente dell’ONU), a fine maggio hanno annunciato l’impegno per aiutare le filiere di Egitto, Libano, Marocco e Tunisia ad adottare nuove soluzioni per i processi produttivi, il trattamento dei reflui e dei rifiuti solidi. In una parola: per la sostenibilità. I promotori contano di organizzare eventi B2B per presentare soluzioni pronte all’uso alle concerie e ai manifatturieri. Nell’ambito del progetto, il centro di ricerca spagnolo Inescop fornirà consulenza alla tunisina CNCC su temi quali, ad esempio, la chimica conciaria, e al ministero per l’Industria e il Commercio del Cairo per l’allestimento di concerie e di impianti per il riutilizzo di sottoprodotti della concia.

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