“Indecente parlare in termini così negativi di Santa Croce”. Andrea Pieroni (PD Regione Toscana) a proposito di “Una dura storia di cuoio”

“Se ci confrontiamo sui dati effettivi possiamo fare un’analisi seria e raggiungere risultati utili. Altrimentri trovo indecente parlare in termini così negativi di questa realtà”. Parole forti, quelle pronunciate da Andrea Pieroni (nella foto), consigliere regionale PD, in relazione alla mozione presentata al Consiglio Regionale dal gruppo Sì Toscana a Sinistra e basata sui discutibili e denigratori contenuti della ricerca “Una dura storia di cuoio”. “Il distretto del cuoio di Santa Croce sull’Arno è una realtà in cui da decenni gli imprenditori investono risorse per migliorare standard di sicurezza sul lavoro e qualità dell’ambiente. In Consiglio Regionale ho chiesto di rinviare in Commissione Sviluppo Economico la mozione del gruppo Sì Toscana a Sinistra perché attraverso la ricerca del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano si tende a descrivere una realtà diversa”. Pieroni va oltre: “Non mi sottraggo al confronto sul tema, ma sono convinto che serva farlo basandosi su numeri validi. Nella ricerca, così come nella mozione, si parla di 12.700 addetti. I dati UNIC ci dicono invece che i dipendenti del distretto sono 5.874 e possono arrivare a 7.000 se prendiamo in considerazione anche gli interinali. Dunque, a fronte di questi numeri, qual è il bacino di riferimento della ricerca? Il distretto del cuoio è una realtà ben precisa, i numeri esistono e meritano di essere analizzati correttamente. Ne fanno parte sei Comuni, 5 della provincia di Pisa e 1 dell’area fiorentina, si contano 600 aziende, si registrano 1,5 miliardi di fatturato all’anno. Il 70% della produzione è destinato all’export, il 35% della pelle a livello nazionale viene prodotto qui, così come il 98% del cuoio da suola”. La chiusura di Pieroni è una dichiarazione di sostegno alla concia: “Comprendo l’accesa reazione delle associazioni del settore impegnate da decenni, anche con ingenti risorse proprie, per il miglioramento della qualità ambientale e delle condizioni di lavoro, sempre in stretta sintonia con gli enti locali e i soggetti pubblici. Auspico si possa discutere in Commissione di tutti questi aspetti, prima di giungere a conclusioni affrettate e fuorvianti”.

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