Invitalia e AVM Sustainability rilanciano Conceria del Chienti

Invitalia e AVM Sustainability rilanciano Conceria del Chienti

Una startup con 100 anni di storia. Arriva da Tolentino, nelle Marche, la notizia che riapre gli orizzonti produttivi e commerciali di una della più antiche concerie italiane. Gli investimenti di Invitalia e AVM Sustainability, infatti, rilanciano Conceria del Chienti (CTC). Fondata nel 1923 l’azienda è passata, negli ultimi anni, attraverso una serie di complicate vicissitudini che l’hanno portata alla soglia della chiusura. Invece, grazie alla “resilienza insita nel DNA delle donne e uomini che lavorano in CTC”, dice il CEO Marco Luppa, la conceria va oltre il suo destino e entra in una nuova fase di sviluppo. Lo fa ponendosi obiettivi ambiziosi e diventando un caso settoriale di azienda nel cui capitale entrano investitori pubblici e privati.

L’operazione di rilancio

“Sostenibilità, economia circolare, innovazione le chiavi della nuova pelle di Conceria del Chienti”, si legge in una nota. Una “nuova pelle” che nasce sulla base dell’ingresso nel capitale di CTC di Invitalia e AVM Sustainability: la prima al 49%, il secondo al 51%. E che si fonda sulla trasformazione della conceria in una Società Benefit. “L’investimento previsto è di 14 milioni di euro. Dieci saranno conferiti dai nuovi soci, che hanno nominato nel CdA, come presidente Andrea Stopper (azionista di maggioranza di AVM Sustainability), come vicepresidente Daniele Straventa (Senior Investment Manager di Invitalia) e come consiglieri Carlo Piccinini (consigliere AVM Gestioni SGR) e Raffaele Ferrara (ex Direttore Generale di Agenzia delle Entrate).

Una startup di 100 anni

La startup CTC, “sarà green e 4.0. Prevede l’uso massiccio di energie rinnovabili, processi di economia circolare per ridurre lo scarto, personalizzazione dei prodotti e tracciabilità delle filiere”, spiega Luppa. “È facile fare prodotti di alta qualità – continua il CEO che ha traghettato CTC in questa nuova fase -, se hai buone materie prime e 100 anni di storia alle spalle. Ora, vogliamo rendere tutti i nostri processi i più circolari e innovativi possibile. Per noi, la sostenibilità dev’essere cultura, non un parametro. I prodotti sostenibili per l’ambiente lo saranno anche per il mercato e per la nostra comunità”.

Conceria del Chienti

Conceria del Chienti nasce nel 1923 come Conceria Francesco Barbotti, specializzata, ieri come oggi, nel vitello di alta qualità. Prende l’attuale denominazione nel 1943 e nel 2014 sigla una partnership internazionale con i cinesi di Jiuha Group, per uscire da una fase di difficoltà. I cinesi, però, per ragioni governative, dal 2017 al 2019 azzerano tutti gli investimenti italiani, lasciando CTC davanti a un muro. “Per evitare di chiudere – racconta Luppa –, abbiamo cercato soluzioni alternative. In questo percorso, Covid ci ha rallentato, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. E se ci siamo riusciti, vanno ringraziati anche Mirko Bartoloni e Emilio Macellari, direttore industriale e direttore finanziario di Tod’s, che ha garantito continuità di ordini e non solo”.

Invitalia

Un anno fa, CTC è entrata nel Registro Speciale Dei Marchi Storici Di Interesse Nazionale. È un momento fondamentale nella storia del suo rilancio: esserne parte, come spiega Straventa, permette alla conceria di Tolentino di accedere “al Fondo di Salvaguardia”. Il che porta all’ingresso nell’operazione di Invitalia che nelle ultime stagioni è stata protagonista anche nel salvataggio di Corneliani e Combipel. “Nella maggior parte dei – continua Straventa – Invitalia opera con criteri di mercato, quindi anche in questo caso aveva bisogno di un co-investitore. Abbiamo scavato in profondità per valutare la fattibilità di questo investimento e perché potesse essere orientato completamente in ottica di SGS e circolarità. Abbiamo trovato il partner giusto, perché AVM esalta questa mission anche in termini di rispetto dell’heritage di CTC e della sua responsabilità sociale”. Prospettive? “Invitalia ha un vincolo di permanenza nel capitale di CTC di cinque anni. Quando entriamo creiamo condizioni di governance per accompagnare l’azienda, alla nostra uscita, a spiccare il volo da sola”.

AVM Sustainability

AVM Sustainability è il club deal promosso da alcuni dei partner di AVM Gestioni Sgr. “Il fondo – spiega Andrea Stopper – non ha mai fatto investimenti in società da ristrutturare né in concerie. Abbiamo valutato con grande attenzione l’investimento per capire il forte potenziale derivato anche dalla storia di Conceria del Chienti”. Un potenziale “legato anche al fatto dell’essere l’unica conceria in un distretto produttivo che della pelle ha fatto la sua ragione di utilizzo”. “Quello che ci ha convinto – ribadisce Piccinini – è stata la visione e la convinzione di Marco Luppa. Ci sembrava un investimento fuori dalle nostre linee operativa, invece ci siamo resi conti che era un deal nelle nostre corde”. Perché? “Per la sua intrinseca circolarità e per la condivisione di valori con Invitalia. Ci siamo ritrovati a condividere un progetto che preserva e rilancia un grande know how e che avrà un impatto positivo sul territorio”.

Nella foto, da sinistra: in piedi, Manuele Fermanelli (Responsabile Programmazione e Ricettazione), Andrea Stopper (Presidente CdA), Sergio Svampa (Responsabile Rifinizione), Luca Mariotti (Direzione Tecnica) Renzo Bisonni (Acquisti e IT); in basso, Carlo Piccinini (Consigliere CdA) Andrea Rascioni (Responsabile Concia) Marco Luppa (CEO) Daniele Straventa (Vicepresidente CdA)

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