LVMH Métiers d’Art acquisisce la conceria spagnola Verdeveleno

LVMH Métiers d'Art acquisisce la conceria spagnola Verdeveleno

LVMH Métiers d’Art non si ferma. La “comunità” di fornitori del colosso francese del lusso si amplia grazie all’acquisizione di una nuova conceria. Si tratta della spagnola Grupo Verdeveleno, il cui nome – con annessa esposizione di alcuni articoli – faceva già bella mostra di sé all’interno dello spazio espositivo che LVMH Métiers d’Art ha allestito all’interno dell’ultima edizione di Lineapelle. Verdeveleno, quindi, si aggiunge a Heng Long, Masoni (di cui LVMH detiene una quota di minoranza), Nuti Ivo Group (Everest, Nuti Ivo, Papete, Lloyd, Novakem), Riba Guixá e Tanneries Roux.

LVMH Métiers d’Art acquisisce Verdeveleno

Grupo Verdeveleno, si legge in una nota, è “un’azienda spagnola di riferimento nella concia e nella rifinitura di pelli esotiche. È “un’azienda familiare, con un giovane e dinamico fondatore, che si è distinta nell’assoluta qualità del prodotto, ma anche per la propria dedizione alla trasparenza della sua supply chain”. Il riferimento è al CEO di Verdeveleno, José Danvila che spiega come l’operazione non sia “solo un ampliamento commerciale, ma una fusione di valori e visioni che rivoluzionerà l’industria. La nostra azienda è stata riconosciuta non solo per il suo approccio unito a tecniche artigianali innovative che hanno attraversato generazioni, ma anche per l’impegno rispetto a tracciabilità e sostenibilità. Questa integrazione permetterà a tutte le maison sotto l’ombrello di LVMH di beneficiare della nostra conoscenza e del nostro impegno nella produzione responsabile e consapevole”. Verdeveleno applica “la cultura della locale lavorazione artigianale delle ceramiche alla pelletteria collaborando con gli artigiani locali di tradizione secolare”.

 

 

Sostenibilità olistica

LVMH Métiers d’Art spiega che nel suo progetto “innovazione, tecnologia e best practice operative si fondono in un ponte tra creatività, artigianalità e ricerca”. “È l’etica dei valori che diventa azione – spiega il CEO Matteo De Rosa –. La sostenibilità va intesa in modo più olistico: sostenibilità economica, sociale e ambientale, nella creazione di un ecosistema. Il nostro metodo è quello di lasciare che i fondatori continuino a gestire le aziende. Portiamo il nostro contributo nel lato operativo, commerciale, delle risorse umane, della ricerca e dello sviluppo dell’azienda. È nel senso più letterale del termine una comunità globale. Noi siamo orgogliosi di esserne i garanti, i custodi, e gli amministratori. Senza l’attenzione alle persone e alle culture locali la continua ricerca dell’eccellenza risulterebbe per forza di cose incompiuta”.

 

 

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