Marocco: ricicla pelli di pesce, le concia e produce accessori di pelletteria. L’idea di Nawal Allaoui funziona

Nawal Allaoui, giovane studentessa della Higher School of Textile and Clothing Industries (Esith) di Rabat, capitale del Marocco, sta riscuotendo un buon successo in patria dopo aver fondato SeaSkin. L’idea: riciclare le pelli di pesce scartate dai ristoranti, recuperando materiale di qualità per creare borse, parti di scarpe e astucci per cellulari. Originaria di Casablanca, Nawal, dopo numerosi tentativi, è riuscita a conciare le pelli di pesce utilizzando un composto a base di una pianta molto presente in Marocco, l’henné. SeaSkin usa principalmente pelli di sogliole, merlani e salmoni. Nawal assicura che gli articoli non hanno per nulla il tradizionale odore di pesce, perché “gli olii usati nella lavorazione delle pelli forniscono un piacevole profumo”. Al momento, SeaSkin vende solo online.

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