[articolo sponsorizzato] SK!N è una piattaforma di gestione e promozione della materia prima a 360°, un’impresa giovane e votata all’innovazione, che nei suoi 8 anni di vita ha saputo costruire un network tra la supply chain del lusso e le più importanti griffe dell’alta moda. “Siamo partiti dalla pelle nel 2016 – racconta Daniele Salassa, socio e founder di SK!N insieme ad Arrigo Calorini -. Oggi abbiamo cinque business units: Pelle, Tessuti, Semilavorati, Accessori, Metallici e Packaging”. Entrambi classe 1985, i due imprenditori hanno recentemente ricevuto il XVII Premio Giovani Imprenditori di Confcommercio Pisa, riconoscimento assegnato ad aziende guidate da imprenditori under 40 che si sono distinti nel loro business di riferimento. In occasione della premiazione erano presenti anche l’AD dell’azienda, Emanuele Salassa. Special guest dell’evento, Brunello Cucinelli (nella foto).
Premio Giovani Imprenditori
Il premio ricevuto a Pisa rappresenta per SK!N il riconoscimento di un percorso che li ha portati a diventare una realtà riconosciuta che offre una consulenza integrata a molteplici soggetti della filiera di approvvigionamento della materia prima per i brand del lusso. Dalla pelle al tessuto, dagli accessori metallici al packaging. “Un tributo al lavoro instancabile e alla dedizione di tutto il team di SK!N”, commentano dall’azienda che attualmente conta una squadra di 12 tra ragazze e ragazzi (con una media di età di 30 anni) e una rete di 16 partner (in Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto). La sede operativa è a Ponte A Egola (San Miniato, Pisa), ma SK!N è presente, con due showroom, anche a Milano e Parigi.
Una piattaforma a 360°
SK!N è partita dalla pelle, dicevamo, ma col tempo “il nostro concetto di filiera si è enormemente ampliato – spiega Salassa -. Il mercato ci ha chiesto di evolvere e diventare una piattaforma della materia prima a 360°”. Raccogliendo stimoli dagli uffici stile e dal top management dei brands, è stato integrato anche il tessuto. “Nel 2019 ci siamo affidati ad Enrico Ferrari, persona con un forte expertise e con esperienza nei gruppi più importanti della moda. Gli abbiamo chiesto di scegliere players innovativi che venissero dall’abbigliamento e dall’arredamento con cui costruire una collezione per pelletteria e calzatura con canoni estetici nuovi e innovativi”. Risultato? “In tre anni la nostra filiera tessile è diventata un punto di riferimento importante per tutti i brand e importanti core sono oggi sviluppati in essa”.
Incubatore di startup
La fiducia guadagnata da SK!N con i brand del lusso, da un lato, e con le aziende partner, dall’altro, è frutto di un lavoro di ricerca continua, non solo di materiali, ma anche di startup. SK!N è, infatti, un’azienda virata all’innovazione. Per questo è anche “incubatore di startup”, inserendo ogni anno almeno una o due nuove realtà interessanti da proporre al mondo della moda. “Noi amiamo la filiera. Secondo noi c’è una quantità di aziende con un valore importante che non riescono a comunicare o che non hanno la struttura per arrivare a presentarsi. Noi diamo loro la possibilità di fare parte della nostra piattaforma”.
Nuovi progetti
“Abbiamo inserito nella nostra piattaforma gli accessori metallici. Abbiamo aperto una business unit sul packaging. Il prossimo anno ne dedicheremo un’altra all’hôtellerie – annuncia l’imprenditore -. Costruiremo una squadra dedicata a tutto il mondo della materia prima per questo settore che sta crescendo ed è di grande interesse anche per i brand”. L’ambizione di SK!N è cambiare la propria formula e diventare sempre più un punto di riferimento per una consulenza strategica e commerciale. “Vedo SK!N come la KPMG della moda. Vedo un’azienda che ha la possibilità di affiancare i propri partner con una visione e una fortissima conoscenza del mercato – dice Salassa -. Ormai abbiamo fatto nostro il linguaggio del brand, a livello manageriale. Per questo i brand si fidano di noi. Se c’è un prodotto che ha valore, lo presentiamo e lo promuoviamo”.
Formazione
SK!N mette a disposizione le sue conoscenze anche facendo formazione, sia nelle scuole di moda che direttamente per alcuni brand. L’azienda tiene due corsi sui materiali al Polimoda di Firenze e ha coordinato “un’overview sulla materia prima” per Furla e Valentino. “Facciamo un output nella filiera. Li portiamo a vedere le nostre aziende partner per far capire e toccare con mano quale sia l’immenso valore della materia prima”, racconta Salassa. “Noi crediamo che manchi l’innamoramento alla materia prima – continua -. Capire di cosa è fatta una borsa e perché una borsa ha un determinato prezzo. Noi cerchiamo di mostrare il processo di lavorazione che sta prima del prodotto finito, che è un mondo sconosciuto”.
