Nanotecnologie per irrobustire le pelli ovine

In Nuova Zelanda una studentessa 27enne della Massey University di Wellington, Katrie Zizeland, e il suo professore di nanotecnologia, Richard Kaverkamp, hanno studiato una tecnica che punta a rafforzare la struttura molecolare delle pelli ovine. Non sorprende che la ricerca sia stata effettuata da un’università neozelandese, in collaborazione con la New Zealand Leather and Shoe Research Association (Lasra), visto che il Paese è tra i maggiori produttori mondiali di pelli grezze ovine. “Il problema è che la resistenza di queste pelli non è elevata” afferma Geoff Holmes, presidente Lasra. Studentessa e professore hanno perciò analizzato la pelle ai Raggi X (mediante una tecnica definita di dispersione) con una gigantesco acceleratore di elettroni (basato a Melbourne) che raggiunge velocità prossime a quelle della luce. L’osservazione ha portato a concludere che le fibre di collagene, proteine base della struttura, sono allineate in modo insufficiente rispetto a quella dei bovini, ma questa può essere migliorata con il ricorso alle nanotecnologie. “Un scoperta che può cambiare l’economia neozelandese” afferma Holmes, ma anche scientificamente “assolutamente innovativa” conclude il professor Kaverkamp. (pt)

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