Pelle e sicurezza: il primo bilancio del Comitato Toscano è ok

Pelle e sicurezza: il primo bilancio del Comitato Toscano è ok

Il contesto è quello del Protocollo Anti-Covid e di tutte le sue “migliori pratiche” di promozione, attuazione e gestione in conceria. A 6 settimane dalla sua istituzione, è positivo il bilancio del Comitato che sul territorio toscano ne diffonde “la conoscenza”. Pelle e sicurezza, dunque, confermano di essere, anche di fronte all’attuale emergenza pandemica, un binomio vincente.

Il Comitato Territoriale del Distretto Toscano

Si chiama Comitato Territoriale del Distretto Toscano ed è operativo da 6 settimane. È “partecipato dalle rappresentanze datoriali e sindacali presenti sul territorio: Assoconciatori,Consorzio Conciatori, Unione Industriali di Pisa, Assa, Filctem Cgil, Femca Cisle Uiltec Uil. Ed è coordinato da UNIC – Concerie Italiane”. Nasce per “diffondere – come si legge in una nota congiunta di venerdì 1 luglio 2020 – presso le aziende e i lavoratori del Distretto Conciario Toscano la conoscenza del Protocollo AntiCOVID e di raccogliere e promuovere le migliori pratiche”.

Il primo bilancio è ok

Come si è detto, il primo bilancio dell’attività del Comitato è positivo. Infatti, il 16 giugno 2020 si è conclusa “l’attività di monitoraggio circa l’applicazione, nelle aziende del settore conciario, del Protocollo sottoscritto fra UNIC – Concerie Italiane e le OO.SS. nazionali il 1° maggio 2020”. L’indagine ha coinvolto sia le concerie che le lavorazioni conto terzi. “Il quadro che emerge è più che positivo sia in termini quantitativi (oltre 130 questionari restituiti compilati, ndr) che di contenuto”. In altre parole, “La totalità delle aziende partecipanti all’indagine ha adottato” il Protocollo. E, nel farlo, non ha incontrato “particolari problemi, con oltre tre quarti del campione che, alla data della rilevazione, aveva costituito il Comitato Aziendale per l’applicazione e la verifica del documento”.

 

 

Un risultato che soddisfa

Tutte le realtà coinvolte nel Comitato “esprimono soddisfazione per l’impegno mostrato dalle aziende e dalle maestranze nel rispettare le prescrizioni per la prevenzione del contagio. Ma anche per la concreta e proficua gestione delle relazioni sindacali, confermando un quadro di sostanziale sicurezza. Viene ribadita l’importanza di continuare a osservare in maniera attenta le misure di sicurezza anti-contagio e, a tal proposito, il Comitato di Distretto continuerà la sua opera di verifica, supporto e sostegno”.

La preoccupazione

Non è, dunque, la gestione del binomio “pelle e sicurezza” a destare preoccupazione, ma il mercato. “In questo momento – conclude la nota congiunta – la preoccupazione principale del settore risulta essere il livello di domanda di pellami da parte della clientela. Solo un’azienda su quattro dichiara, infatti, di aver ripreso l’attività produttiva a pieno regime, con oltre il 70% a regime parziale. Vi è una totale mancanza di ordini per l’11% delle aziende campione e parziale per il 55%. Un’azienda su due ha subìto una cancellazione degli ordinativi o segnala, comunque, di aver avuto problemi commerciali con la clientela”.

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