L’attenzione all’ambiente tra i valori principali, al punto che non stupisce vedere nel giardino antistante la conceria un “biolago” di ninfee. Succede a Ponte a Egola, nel Comprensorio del Cuoio, protagonista la conceria La Patrie, specializzata nella lavorazione di pellame esotico (coccodrilli e alligatori, soprattutto), conciato seguendo il principio metal free e rifinito principalmente senza solventi. Venerdì scorso, 21 luglio, la conceria, di proprietà italo-americana, ha celebrato la fine dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della propria sede con una grande festa alla presenza dei soci (Benny Cenac, Luca Doni, Adriano Paoli, Giuseppe Garone e Leonardo Traversi), del presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, e del sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini. “La macchina produttiva è partita nel maggio 2016, ma abbiamo voluto fare un’inaugurazione posticipata perché avevamo piacere di festeggiare a lavori ultimati”, racconta Traversi, amministratore delegato della società. Investimento: oltre 10 milioni di euro per una struttura che ha portato alla ristrutturazione di un capannone già esistente e all’edificazione di un altro stabile di 1.200 metri quadri “dove sarà spostata parte della rifinizione, la cella frigorifera per il pellame grezzo e lo stoccaggio di quello semi-terminato”. L’intervento ha riguardato anche l’esterno: “Invece di fare un piazzale, per rendere più piacevole l’azienda anche per chi ci lavora, abbiamo realizzato un giardino con un biolago, che non utilizza cloro, ma le piante filtranti. Ora la conceria vista dall’alto nel suo complesso sembra la schiena di un alligatore, un richiamo alla materia prima che lavoriamo e un altro modo per non perdere mai di vista l’aspetto green”. Ultimo step dei lavori sarà la realizzazione di un ponte di collegamento tra i due edifici e una tettoia per coprire il piazzale. (mvg)
Ponte a Egola: La Patrie inaugura la nuova conceria “con un biolago in giardino”
