Quello che SSIP ha da dire sulla determinazione del pH del cuoio

Quello che SSIP ha da dire sulla determinazione del pH del cuoio

Eccoci arrivati al nostro appuntamento settimanale con la Leather Update di SSIP. Nell’ultima edizione, oltre al focus scientifico dedicato alla determinazione del pH del cuoio, trovate il documento di Orientamento Strategico per il biennio 2023-2025 della Stazione Sperimentale per l’industria delle pelli e delle materie concianti.

La determinazione del pH del cuoio

L’intervento è firmato da Gianluigi Calvanese, Responsabile Area Laboratori e Servizi alle Imprese di SSIP. Titolo: Determinazione del pH del cuoio, requisiti e valutazione dei risultati. “Molto spesso le concerie o anche quanti commercializzano pelli – scrive Calvanese – si trovano di fronte a richieste di valutare il pH del cuoio, a fronte di requisiti posti da capitolati di natura privata. (…) La metodica analitica non presenta di per sé particolari criticità, se non la necessità di verificare la temperatura dell’estratto. Ma la valutazione di questo parametro è talvolta fonte di perplessità e/o controversia”. Serve, dunque, chiarezza. La potete trovare cliccando qui.

Il documento di Orientamento Strategico

“Tra i principali strumenti predisposti per rilanciare il settore nel prossimo triennio, si collocano le nuove sfide tecnologiche per l’industria conciaria”. SSIP “intende realizzare nell’ambito del programma Leather Innovation Challenges 2025”. “Come abbiamo scritto nel documento – dice il presidente SSIP, Graziano Balducci – si tratta, innanzitutto, di un metodo di lavoro”. Un metodo “che vede il pieno coinvolgimento di UNIC – Concerie Italiane, Assoconciatori, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, UNPAC, Assomac, AIP, Confindustria Avellino, Unione Industriale Pisana, Confindustria Arzignano e altri stakeholder”.

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