UE-Mercosur, Cotance striglia Bruxelles: “Solo se in Sud America rinunciano al protezionismo conciario”

Ok a un’area di libero scambio tra Europa e Mercosur, ma a patto che ci siano rassicurazioni concrete sulla rimozione di tutti i protezionismi di ambito conciario praticati dai membri della controparte latino-americana. Quando i negoziati tra Bruxelles e il mercato comune che riunisce a vario titolo 12 Paesi a sud del Rio Grande entrano nel vivo, Cotance, la federazione europea delle associazioni della concia, e la piattaforma sindacale internazionale IndustriAll chiedono alla Comunità Europea patti chiari per l’area pelle. Il nodo della questione rimangono le restrizioni o i dazi all’export praticati su pelli grezze o semilavorate dai Paesi membri di Mercosur (di cui fanno parte anche Brasile e Argentina). “È necessario che la Commissione assicuri all’area pelle un accordo di libero scambio – scrivono Cotance e IndustriAll in un comunicato congiunto – simmetrico e pienamente reciproco negli interscambi e che promuova nell’area i più alti standard sociali”.

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