Uruguay, Zenda JBS chiude due concerie su tre e licenzia 370 lavoratori

È crisi nera per il settore conciario in Uruguay. Secondo quanto riporta il quotidiano El País la società Zenda, di proprietà del colosso brasiliano JBS, avrebbe annunciato nelle scorse ore la decisione di chiudere due delle sue tre concerie nel Paese sudamericano. La scelta sarebbe legata alla perdita di competitività del settore in Uruguay e al drastico calo del prezzo della pelle sul mercato internazionale. Immediata la replica dei sindacalisti dell’Unione dei lavoratori della concia (UOC) secondo cui “questa non è la vera ragione”. Di certo c’è che la chiusura dei due impianti mette a rischio il lavoro di circa 370 dipendenti, mentre altri 140 sono impiegati nello stabilimento che sarà mantenuto aperto. I vertici di Zenda avrebbero comunicato la decisione agli esponenti del ministero del Lavoro e della Sicurezza sociale nel corso di un incontro svoltosi qualche ora fa e successivamente la notizia sarebbe stata data anche ai lavoratori, al termine di un incontro avvenuto con i rappresentanti dell’UOC. Il segretario del sindacato, Carlos Bico, ha spiegato a El País che il confronto con l’azienda “è stato piuttosto breve” e che “non sono state date troppe spiegazioni” rispetto alle modalità con cui Zenda intenderebbe procedere alle chiusure. “La società ha spiegato di aver perso clienti a livello internazionale nel settore degli imbottiti per auto di lusso – aggiunge Bico attraverso le pagine del quotidiano -. Dicono che hanno avuto problemi negli ultimi due o tre anni e che non sono stati in grado di recuperare. Ciò comporterebbe la necessità di chiudere i due stabilimenti, dove è impiegato l’80% dei lavoratori“. Il sindacalista ha inoltre spiegato che l’azienda sarebbe intenzionata a lasciare il Paese entro un anno e mezzo. Nei giorni scorsi, intervenendo durante un programma radiofonico, il direttore commerciale di Zenda Álvaro Castagna aveva già evidenziato che la domanda di pelle sui mercati internazionali era calata e che l’Uruguay in particolare doveva scontare delle ulteriori difficoltà legate al “costo elevato della trasformazione della pelle”. (art)

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