Europol: “L’86% dei prodotti fake al mondo è prodotto in Cina”. E Pechino s’arrabbia

Il recente report elaborato dall’Europol sul mercato mondiale dei prodotti contraffatti è stato definito senza mezzi termini “irresponsabile” dal portavoce del ministero cinese del Commercio, secondo il quale i dati presentati nello studio andrebbero ulteriormente analizzati. Il report dell’Europol sostiene che la Repubblica Popolare rappresenta, con la quota dell’86% (72% cui si somma il 14% di Hong Kong), il maggior produttore di articoli fake al mondo, con un controvalore annuo di 396,5 miliardi di dollari. Secondo il report di 74 pagine, i prodotti contraffatti rappresentano il 12,5% dell’export cinese e oltre l’1,5% del PIL del Paese. Da parte sua, il portavoce del ministero del Commercio ha ricordato che il Pechino si sta impegnando nella lotta al falso, e che nei primi 4 mesi di quest’anno le autorità doganali hanno sequestrato 930.000 partite di beni sospettati di infrangere i diritti di copyright. Inoltre, le autorità preposte al controllo dei prodotti hanno sequestrato oltre 425.000 articoli che non possedevano le qualità minime necessarie per l’export, tra cui vestiti, borse, valigie, giocattoli, prodotti elettronici.

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