I francesi s’incazzano con Alibaba: “Sulla contraffazione parole costernanti”

“È un attacco alla proprietà intellettuale, è costernante, non sono per nulla d’accordo: la contraffazione è un reato”. A una settimana dalle dichiarazioni di Jack Ma, patron del gruppo e-commerce Alibaba, sulla presunta superiorità dei prodotti falsi sugli originali dell’industria del lusso (“sono migliori e costano di meno”), Guillaume de Seynes (nella foto), direttore generale Hermès e presidente appena insediato del Comité Colbert (associazione di 81 griffe francesi dal fatturato complessivo di 42 miliardi di euro), risponde per le rime con un’intervista all’emittente BFM Business: “Una delle preoccupazioni che abbiamo su Alibaba e su un certo numero di piattaforme digitali è la mancanza di controlli su quanto immettono in commercio”. Cioè proprio il motivo per il quale il gruppo Alibaba in primavera è stato estromesso dall’IACC, l’associazione internazionale per la lotta alla contraffazione. Prima ancora di de Seynes, ha risposto alle dichiarazioni di Ma Unifab (Union des fabricants). Secondo l’organizzazione francese per la difesa della proprietà intellettuale, le affermazioni di mr. Alibaba “sono false e calunniose”. Della serie, per dirla alla Paolo Conte, “i francesi che s’incazzano…”. (rp)

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