Agli antipodi della ripresa: Cina +4,9%, orizzonte 2021 in Italia

Agli antipodi della ripresa: Cina +4,9%, orizzonte 2021 in Italia

Agli antipodi della ripresa: in Cina è una certezza, in Italia (e non solo) è una speranza. L’economia di Pechino è cresciuta del 4,9% tra luglio e settembre (rispetto allo stesso periodo 2019). Gli input: ripartenza nel settore dei servizi e rinnovata forza nel commercio e nell’industria. In Italia, invece, Altagamma si aspetta un calo del lusso del 25-30% nel 2020 e un ritorno ai livelli pre-Covid a fine 2021.

Agli antipodi della ripresa

La Cina, seconda economia mondiale alle spalle degli USA, è stato il primo Paese a entrare nella pandemia ed è il primo a riemergerne. È anche l’unica economia del G20 che dovrebbe crescere nel 2020, secondo le previsioni di FMI (Fondo Monetario Internazionale). Con la pandemia in corso nel mondo, infatti, sta ricevendo cascate di ordini relativi a prodotti medicali, elettronici e per la casa. Risultato: il gap con le altre economie occidentali potrebbe ampliarsi (molto) più di prima. A settembre 2020, in Cina, le vendite al dettaglio sono cresciute al ritmo più veloce da dicembre 2019. Mentre la produzione industriale ha registrato la più rapida espansione su base annua degli ultimi 18 mesi, fa notare il South Cina Morning Post. Alcuni analisti hanno espresso dubbi sulla veridicità delle cifre in quanto sarebbero cambiati i criteri di calcolo di alcuni indici. Ma l’opinione comune è che la ripresa economica sia comunque autentica. Del resto, i riscontri di vendita dei grandi brand del lusso lo dimostrano.

Orizzonte italiano

Alla Cina si aggrappa anche il lusso made in Italy che vede la ripresa ancora lontana. Secondo Stefania Lazzaroni, DG di Altagamma, intervistata da MF Fashion, il lusso italiano chiuderà il 2020 con un calo tra il 25 e il 30%. “Attendiamo un ritorno ai valori pre-crisi alla fine del 2021” ha affermato. “Vogliamo rimanere positivi, anche considerando la grande reattività della moda e, specie in Cina, il fenomeno del revenge shopping. I punti di forza su cui puntare – conclude Lazzaroni – saranno il digitale e la risposta al mercato cinese. Il digitale rappresenta il 10-12% delle vendite del lusso, ma crescerà fino a toccare il 20%”. (mv)

Foto Imagoeconomica

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×