Il tribunale fallimentare del Delaware ha approvato il piano d’uscita dalla bancarotta di American Apparel (brand “hipster” americano, noto per la comunicazione aggressiva), presentato dall’attuale chief executive Paula Schneider, preferendolo a quello dell’ex ceo Dov Charney. Il piano della Schneider era stato già approvato dai creditori del gruppo californiano, e prevede uno swap di 230 milioni di dollari di debiti con partecipazioni azionarie per i suoi obbligazionisti, annullando le quote di Charney. Gli obbligazionisti di American Apparel includono le società d’investimento Standard General, Monarch Alternative Capital, Goldman Sachs Asset Management e Pentwater Capital Management. (mv)
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