Brasile, la fusione JBS-Bertin nell’occhio del ciclone: la Giustizia sospetta una maxi-evasione

La Giustizia federale dello stato di Sao Paolo ha bloccato il fondo d’investimenti nato dalla fusione tra la brasiliana JBS e il gruppo Bertin, operazione da 12 miliardi di real che nel 2009 ha permesso alla multinazionale sudamericana di diventare uno dei più importanti operatori globali del settore. Stando a quanto riporta la stampa brasiliana, il fondo d’investimenti è stato creato dal gruppo Bertin per incassare più di 3 miliardi di real (oltre 800 milioni di euro al cambio attuale) evadendo le imposte. Un mese dopo la transazione, una società statunitense, Blessed Holdings, partecipata da due fondi con sede in Puerto Rico e alle Cayman, ha comprato l’85% delle quote di Bertin nel fondo. Proprio in questo passaggio di mano si sarebbe verificata l’elusione delle tasse. Nell’ottobre del 2016, infine, JBS ha ricomprato il 100% di Blessed Holdings. La Giustizia federale, dunque, ha bloccato gli attivi del fondo Blessed per garantire il pagamento, in vista del procedimento giudiziario che acclari la manovra evasiva, dell’eventuale sanzione su 4 miliardi di real di profitti e tasse eluse. Secondo O Globo, la notizia è circolata in questi giorni, ma il blocco sarebbe già operativo dal 2015.

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