Brasile, per lo sciopero dei trasporti a maggio l’export di carne rallenta, crolla il macello del Mato Grosso e piange la calzatura

Nel mese di maggio nel Mato Grosso do Sul sono stati conferiti ai macelli poco più di 338.000 capi di bovini, vale a dire il 18,5% in meno rispetto all’aprile precedente. Il dato, comunicato dall’istituto Indea-MT e ripreso da Beefpoint.br, rappresenta plasticamente l’effetto sulla filiera zootecnica del maxi-sciopero dei trasporti, mobilitazione che ha paralizzato per circa 10 giorni il Paese. Sono due le considerazioni di Indea-MT: il passo falso è particolarmente grave perché cade in un mese strategico per il bovino matogrossense (il calo dell’export sia in valore che in volume su base annua è verticale), ma sarà probabilmente seguito da un recupero dei livelli produttivi nelle prossime settimane. Di minore gravità è stato il contraccolpo per la carne dell’intero Brasile: secondo l’associazione nazionale Abrafrigo nel mese di maggio l’export è calato dell’1,6% in volume e dello 0,65% in valore. Malgrado tutto, il volume di maggio (circa 111.000 tonnellate), è superiore a quello di aprile. Non può unirsi al respiro Abicalçados, la sigla che rappresenta il calzaturiero di Brazilia: a causa dello sciopero le esportazioni di scarpe sono calate del 32,7% in volume e del 45,6% in valore rispetto allo stesso periodo del 2017.

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