Come Kering: la logistica di Tom Ford dalla Svizzera in Italia

Tom Ford lascia la Svizzera

Addio alla Svizzera. Dopo Kering, anche Tom Ford si prepara ad abbandonare la piattaforma logistica elvetica. Il brand americano è, infatti, in procinto di lasciare il proprio avamposto in Canton Ticino per spostarlo in Italia dove, di fatto, arriva la maggior parte dei prodotti che transitavano proprio dai magazzini svizzeri.

Primo motivo
A dare notizia dell’addio di Tom Ford alla sede di Stabio è stato Ticinonline. La testata spiega che alcuni dei 20 lavoratori avrebbero già ricevuto la disdetta del contratto. A una parte di loro, invece, sarebbe stato proposto il trasferimento nelle sedi di Gallarate e Firenze. Secondo alcuni il problema principale che ha spinto all’addio svizzero è legato alla tassazione troppo elevata. Dalle stesse pagine del quotidiano online ticinese, però, il brand Tom Ford ha spiegato così le ragioni di questa scelta. “I motivi sono differenti e non hanno nulla a che vedere con la tassazione. Tutto quanto transitava nell’hub svizzero era distribuito in Italia e i tempi per rifornire i punti vendita negli ultimi anni si erano molto allungati”. Si parla, sempre secondo i vertici aziendali, di 4-10 giorni lavorativi in meno.

Secondo e terzo motivo
Un secondo aspetto è legato ai vantaggi sulle esportazioni di cui godono gli Stati membri dell’Unione Europea “con Paesi come il Giappone, la Corea del Sud e il Canada“. Accordi non validi, invece, per la Svizzera. Terzo motivo: i dazi. Questi sono imposti sulla merce “quando importata in Svizzera, ma non quando arriva in Italia. Quindi eravamo costretti a fare una doppia operazione doganale, importando prima in Italia e poi trasferendo il tutto oltre confine – concludono da Tom Ford -. Senza la sede ticinese le spese relative a questa seconda operazione saranno risparmiate”.

Immagine tratta da tomford.com

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