Corea del Nord, nell’ascesa di Kim Jong-un c’entra la pelle: il fratello amava i chiodi, ma al padre non piacevano

Tra i motivi per i quali Kim Jong-chul, fratello del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, è caduto in disgrazia, ci sarebbe anche la passione per le giacche di pelle. È una vicenda drammatica, sia per le persone coinvolte (il primogenito dei fratelli, Kim Jong-nam, è stato ucciso da sicari lo scorso febbraio in Malesia) che per quelli politici internazionali (Pyongyang è protagonista di un’escalation militare che destabilizza il Pacifico e lascia tutti poco sereni, dall’ONU in giù). Ma vale la pena raccontare la passione di Kim Jong-chul per la pelle. Il ragazzo (classe 1981) sarebbe stato per un certo periodo accreditato quale vero erede del padre Kim Jong-il, dal 1994 al 2011 ferreo presidente del regime nordcoreano. Intorno al 2009 il suo astro è calato agli occhi della famiglia e dello stato maggiore del Partito Comunista locale, favorendo così l’ascesa di Kim Jong-un. Tra gli elementi che facevano apparire Kim Jong-chul una persona “inaffidabile”, si legge su Dagospia, ci sarebbero stati il look effeminato (vale a dire i capelli troppo lunghi) e l’ossessione per gli abiti e le giacche in pelle. Una delle rarissime istantanee recenti di Kim Jong-chul (nella foto) risale al 2015, quando il nordcoreano fu paparazzato a un concerto di Eric Clapton a Londra. Anche in questa occasione, come si può vedere, indossa una giacca di pelle. L’accessorio vale più del trono.

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×