Crisi in Cina? Per Valentino oggi no, domani forse: “Numeri buoni, ma c’è preoccupazione”. E vara un corso con Polimoda

Ma insomma, in Cina gli affari per le griffe del lusso come vanno? “I numeri al momento sono buoni per tutti”. Quindi il tanto temuto stop della Repubblica Popolare non c’è? “Non si nota un rallentamento dell’economia, ma c’è un po’ di preoccupazione”. Se la cava così Stefano Sassi, ceo di Valentino, interrogato a margine di Italian Conference 2018 (evento organizzato da Privaye Equity Insights) sugli scenari asiatici. Valentino conta di crescere nell’anno e, perché accada, sono fondamentali i mesi di novembre e dicembre, sintetizza Reuters. A proposito della tenuta della Repubblica Popolare il manager, però, non si sbilancia: il fatto che ad oggi la frenata dei consumi non si veda non basta a dire che non ci sarà. Se il futuro della Cina, come vi raccontiamo sul n. 35 de La Conceria, è incerto, Valentino si impegna nella pianificazione di quello spicchio di futuro che invece è sotto il suo controllo. Parte il prossimo gennaio il master in Bag Design organizzato con Polimoda: un percorso formativo di 9 mesi (al costo di 26.000 euro), con stage e visite in fabbrica, per formare specialisti degli accessori in pelle.

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