Cucinelli, che non ha mai licenziato nessuno e alza gli stipendi

Cucinelli, che non ha mai licenziato nessuno e alza gli stipendi

Che cosa della sua lunga carriera rende più orgoglioso Brunello Cucinelli? Non aver mai licenziato nessuno. L’imprenditore umbro si considera un alfiere del capitalismo umanistico. E quando il fashion system italiano affronta la crisi del recruitment, le difficoltà cioè nel reperire (e poi trattenere) personale da formare e assumere, offre la sua ricetta per il welfare aziendale. Nelle interviste e nella pratica (come dimostra l’aumento degli stipendi di operai e sarti).

“Mai licenziato nessuno”

Cucinelli ha appena ricevuto (in foto) il “Neiman Marcus Award for distinguished service in the field of fashion 2023”. A istituire il premio nel 1938 è stato l’omonimo department store statunitense, che negli anni ha insignito personalità di spicco della moda come Christian Dior, Coco Chanel, Karl Lagerfeld e Giorgio Armani. L’imprenditore umbro, alla vigilia del 70esimo compleanno, entra così nel gotha del fashion system. E non è un caso che nell’intervista a margine concessa al Corriere della Sera rivendichi il rapporto che ha avuto con le maestranze. Di cosa è più orgoglioso, chiede l’intervistatore? “Di non aver mai licenziato nessuno – risponde –. Ho sempre sognato di lavorare per la dignità dell’uomo; gli occhi del mio babbo offeso al lavoro non li dimenticherò mai”. Il suo approccio al business è quello del capitalismo umanistico. Che vuol dire “giusto profitto, giusta crescita, giusto equilibrio”, spiega Cucinelli.

 

 

Il Lavoro

Nel grande dilemma del Lavoro nella moda italiana, cui abbiamo dedicato il nostro magazine mensile numero 2 – 2023, Cucinelli comincia a stagliarsi come un modello da seguire. Antonio De Matteis, CEO di Kiton, ci ha detto che una delle ricette per trovare e trattenere addetti è pagarli il giusto. L’imprenditore umbro si dimostra sulla stessa lunghezza d’onda. A fine febbraio ha annunciato al CdA l’aumento del 20% degli stipendi di sarti e operai: “Non temo la reazione di analisti e investitori – disse –. Possiamo permettercelo e anzi essere orgogliosi di usare così i margini di redditività”

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