Design sostenibile: dalla Toscana scarpe create con reti da pesca, cuoio e pelle

Dall’idea di Andrea Verdura, artigiano di Piombino (Livorno), nascono calzature fatte con le reti da pesca ormai in disuso. Sandali e scarpe, prodotte in un laboratorio di Fucecchio sono interamente assemblate artigianalmente (in 140-150 passaggi) utilizzando cuoio al vegetale, pelli e, per l’appunto, reti da pesca. I modelli sono vari: sandali aperti e semichiusi, stivaletti bassi e con il tacco in diversi colori. «Un giorno di tre anni fa – racconta Verdura – mentre stavo nuotando, ho notato impigliato in uno scoglio una rete da pesca. Prima di prenderla tra le mani avevo già capito che uso ne avrei fatto. Quando me la sono appoggiata sul piede il sandalo aveva già preso forma». La rete, scoprirà poi Verdura, era stata usata per una tecnica bandita dall’Unione Europea nel 2012 perché rischia di danneggiare i fondali marini.  (mvg)

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