Empoli, il suo calzaturificio non ha contratti per i dipendenti, ma una vasca per i pesci: denunciata imprenditrice cinese

Cinque lavoratori in nero, un impianto di videosorveglianza installato senza autorizzazione, dipendenti mai sottoposti a visita medica e una vasca improvvisata con dei pesci pescati nel fiume che scorre accanto l’azienda. È quanto rinvenuto dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Firenze presso una fabbrica di calzature a Brusciana, nel Comune di Empoli. L’impresa, gestita da un’imprenditrice cinese, produceva scarpe per conto terzi. I militari hanno proceduto sabato a un controllo presso l’opificio, identificando tutti i lavoratori impiegati e rilevando subito che cinque di loro, di origine cinese, erano occupati senza alcun contratto e che uno era inoltre privo di permesso di soggiorno. Immediatamente i carabinieri hanno proceduto a sospendere l’attività in quanto i dipendenti assunti in nero superavano il 20% dei presenti, e procedendo poi alla denuncia della donna, 37enne di origine cinese ma residente a Empoli, per occupazione clandestina. Durante il controllo i militari hanno riscontrato le altre irregolarità, elevando sanzioni amministrative per un totale di 12.000 euro e disponendo un intervento degli ispettori della ASL, in quanto le condizioni igienico sanitarie all’interno del laboratorio sarebbero state assai precarie. (art)

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