Il TAR dà ragione ad Aquarno e Consorzio Depuratore Santa Croce

Il TAR dà ragione ad Aquarno e Consorzio Depuratore Santa Croce

“Aquarno e Consorzio Depuratore di Santa Croce non” sono “corresponsabili nella successiva fase di smaltimento”. E per questo, a differenza di quanto chiede la Regione Toscana, non devono farsi carico dei costi di bonifica dal keu nel sito Lerose a Bucine (Arezzo). La seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha accolto i ricorsi di Aquarno e Consorzio Depuratore: “Aquarno non conferiva keu nell’impianto Lerose di Bucine bensì soltanto in quello di Pontedera, abilitato a ricevere keu in virtù dell’integrazione dell’AIA (cioè l’Autorizzazione Integrata Ambientale, ndr) da parte della Provincia di Pisa (2012) – recita la sentenza –. Aquarno poneva in essere correttamente il conferimento di keu a Pontedera. Era corretta la compilazione dei formulari. L’AIA rilasciata a Lerose per Pontedera imponeva di sottoporre a test di cessione tutti i prodotti in uscita dall’impianto ma non i fanghi in ingresso”.

 

 

Cade il provvedimento regionale

Con la sentenza del 10 aprile del TAR, dunque, cade il provvedimento della Regione che imponeva ai due ricorrenti di partecipare alle spese di bonifica perché non avevano responsabilità su Bucine. “Aquarno poteva conferire i prodotti senza l’esecuzione di previo test di cessione dei rifiuti per l’attività di recupero costituita dalla realizzazione di materiale per l’edilizia, come da propria autorizzazione AIA – continua la sentenza –. Il trasporto dei fanghi da Pontedera a Bucine è da imputare a Lerose”. Come ricorda il Tirreno, l’udienza preliminare per il processo Keu è in programma per il 10 maggio.

Foto Shutterstock

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