Quando la pelletteria (purtroppo) va a ruba: furti a raffica in Emilia-Romagna, senza dimenticare che a Parigi, un mese fa…

Il salto è ardito, ma un denominatore comune c’è: gli accessori di lusso, di pelletteria in particolare. Se un mese a fa a Parigi è andato in scena un furto clamoroso ai danni di due turiste provenienti dal Qatar, è in Emilia-Romagna che l’attività dei malviventi si sta concentrando in modo preoccupante. Sotto la Tour Eiffel, il 21 novembre scorso, il bottino ai danni delle due turiste (sorelle) arabe fu esorbitante: abbigliamento, scarpe e borse di lusso, insieme ad alcuni gioielli, per un valore di 5 milioni di euro. Meno vertiginoso, ma più pesante perché incide su piccole attività, il bilancio di quanto sta accadendo, invece, lungo la via Emilia. Ultimo episodio: Tiffany Fashion Store di Formigine (Modena) dove i ladri, muniti di fiamma ossidrica, si sono concentrati sulle borse griffate per un bottino che si aggira attorno agli 80.000 euro. Le borse sono state prelevate dagli espositori e anche dal retro del negozio, dai cassettoni, senza fare danni, con un’operazione chirurgica. Nei giorni scorsi, sempre a Modena, i ladri sono entrati da una finestrella e hanno svuotato il magazzino del centro ingrosso pelletteria Francy’s, gestito da cinesi. Un centinaio le borse e oggetti di pelletteria trafugati per un valore complessivo di alcune migliaia di euro. (mv)

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