La scarpa nelle Marche: pochi in positivo, tanti alle corde, export -6,6%

Arriva theMicam, la calzatura marchigiana si guarda allo specchio e scopre 46 aziende e 267 posti di lavoro persi nei primi tre mesi del 2016, periodo in cui l’export è sceso del 6,6% mentre quello della scarpa italiana è cresciuto dell’1,7%, secondo i dati diffusi da Assocalzaturifici. La situazione del distretto Marche è ormai chiara: 10-15 aziende che vanno bene e le altre che cercano in tutti i modi di sopravvivere, ma non si sa per quanto ci riusciranno. Mercoledì scorso, presso la sede della Camera di Commercio di Fermo, nella consueta conferenza stampa di presentazione di theMicam, gli interventi hanno evidenziato come “ci siano aziende che non hanno nemmeno la possibilità di pagare le spese di partecipazione alla fiera, seppur ridotte del 50%. Sono senza liquidità. E per andare a cercare nuovi mercati, alternativi alla Russia, c’è bisogno di risorse e investimenti. Ma non ci sono”. Tempi davvero duri,dimostrati dal fatto che nelle scorse edizioni di theMicam la Camera di Commercio di Fermo partecipava con una collettiva di piccole imprese composta prima da 15 aziende, diminuite fino a sparire nell’edizione che inizia domani a Fieramilano Rho. (mv)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×