Pechino ridimensiona Alibaba (per punire Jack Ma) e boicotta H&M

Pechino ridimensiona Alibaba (per punire Jack Ma) e boicotta H&M

Pare proprio che il Partito Comunista Cinese si sia dato un obiettivo: punire Jack Ma (nella foto). Il presidente Xi Jinping vuole ridurne l’influenza economica, ridimensionando Alibaba e l’holding collegata. Gli osservatori iscrivono la questione nella più ampia cornice dello sforzo di Pechino di ricondurre sotto la sua egemonia il rampante capitalismo locale. Insieme a quello internazionale. È notizia di questi giorni che H&M è al centro di una campagna di boicottaggio. I suoi prodotti risultano ritirati dalle principali piattaforme e-commerce cinesi. Mentre gli influencer cinesi fanno saltare i ponti che li legano al gruppo svedese del fast fashion.

Punire Jack Ma

Il blocco della quotazione di Ant, ramo finanziario di Alibaba a un passo dal divenire la principale banca cinese, è stato solo l’antipasto. Adesso le autorità starebbero facendo pressioni perché Ma rinunci alle quote nelle società che gestiscono il quotidiano South China Morning Post e i social Weibo e Bilibili. Mentre l’Antitrust avrebbe aperto un’indagine sul predominio del gruppo nel mercato dell’e-commerce. Alibaba è troppo grande e troppo importante perché Pechino possa decidere di annichilirla. Ma la vicenda è rilevante perché racconta l’indirizzo preso dal governo cinese. “È il rimpicciolimento di Jack Ma – commenta il Corriere della Sera –. È una storia straordinaria che racconta l’evoluzione del potere e delle politiche al vertice della Repubblica Popolare. E accende segnali d’allarme per gli imprenditori e per gli investitori privati che fanno business in Cina, siano cinesi o stranieri”.

 

 

I problemi di H&M

Ne sa qualcosa il colosso svedese del fast fashion. H&M sta pagando cara e amara la decisione di bandire dalle sue collezioni il cotone e i manufatti prodotti nella regione dello Xinjang. Vale a dire quella che ospiterebbe i centri di lavoro dove sono “rieducati” i membri della minoranza Uiguri. Centri che sono costati a Pechino, per comprendere la portata del problema, sanzioni internazionali da USA, UE, Gran Bretagna e Canada. Come riporta proprio South China Morning Post, H&M è stata praticamente cancellata dalle piattaforme e-commerce. La divisione cinese del gruppo si affretta a spiegare che la rinuncia al cotone dello Xinjang non ha “nulla di politico”. Troppo tardi: il boicottaggio è già iniziato.

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