Pelle al vegetale come etichetta per lo spumante: limited edition Cupelli Spumanti con S.A. Pellami e Kimoco

Dall’unione di due produzioni artigianali toscane nasce un innovativo progetto di etichettatura per le bottiglie di spumante. Quest’ultimo è un esempio di eccellenza del metodo classico made in Tuscany e sarà arricchito da etichette realizzate in vera pelle al vegetale. L’idea è venuta a Cupelli Spumanti, azienda vinicola di San Miniato che, per personalizzare una limited edition, ha scelto di coinvolgere un’altra eccellenza locale: la concia. Le speciali etichette sono state realizzate in collaborazione con il mazzettificio Kimoco di Santa Croce sull’Arno (per la sagomatura delle etichette) e S.A Pellami di Castelfranco di Sotto, che ha fornito i pellami. “Sembrava impossibile all’inizio che la pelle si adattasse a questo utilizzo – racconta Sara Pertici, responsabile commerciale Cupelli – a causa delle temperatura in frigo a cui deve resistere lo spumante per la conservazione e l’aderenza al vetro della bottiglia. Ma poi abbiamo trovato una soluzione con una pelle al vegetale accoppiatra a lamine che riproducono la nostra etichetta originale. Abbiamo creato un’edizione limitatissima da proporre soprattutto all’estero, sui mercati del lusso”. Il primo lancio è stato fatto lo scorso dicembre, ma Cupelli Spumanti sta già pensando di riproporre la linea anche per il prossimo Natale: “Vorremo evolverci utilizzando altri tipi di pelle, magari anche camoscio o rettile – continua Pertici -. Vogliamo riportare sulla bottiglia la manualità e il saper fare del nostro territorio”. (art)

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