Per Carven si fa dura: la griffe in amministrazione controllata per ristrutturare il debito e ripartire

Tempi duri per Carven. I vertici della holding Beranger che detiene la griffe ha comunicato al comitato aziendale di aver chiesto al Tribunale del Commercio di Parigi di porre l’azienda in amministrazione controllata. L’obiettivo è quello di trovare un acquirente, a seguito di un fatturato in calo da tre anni a questa parte, sceso fino a toccare i 20 milioni di euro. La procedura di salvaguardia chiesta ora al Tribunale consentirebbe di sospendere il pagamento del debito e aprire lo spiraglio per un eventuale rilancio. Carven, che conta un centinaio di dipendenti, è stata acquisita dalla Hong Kong Bluebell attraverso Beranger nel 2016, l’anno dopo la morte della fondatrice Marie Louise Carven. I problemi erano iniziati nel 2014 con la partenza del designer Guillaume Henry, il quale era riuscito in sei anni a ricollocare il brand dall’alta moda a una fascia più accessibile pur mantenendo uno stile riconoscibile. Dopo la chiusura della boutique di New York nel 2016, Carven conta 4 flagship store. I suoi prodotti vengono venduti in oltre in 300 punti vendita in 38 Paesi nel mondo. (art)

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