Dopo Barbie, l’impatto fashion dell’oscuro e rigoroso Oppenheimer

Dopo Barbie, l’impatto fashion dell’oscuro e rigoroso Oppenheimer

Il cinema continua a influenzare la moda. Al rosa confetto di Barbie si contrappone l’oscuro e rigoroso di Oppenheimer. Il film di Christopher Nolan narra le vicende del fisico americano J Robert Oppenheimer, direttore del Progetto Manhattan e quindi a capo del team che ha congegnato la bomba atomica. La pellicola è uscita negli Stati Uniti il 21 luglio, in concomitanza con Barbie, e arriva nelle sale italiane il 23 agosto. Si staglia sul grande schermo un modello di uomo elegante, dove l’abito sartoriale squadrato vive una sorta di esaltazione. Non è certo un caso che Vogue abbia coniato il termine “Oppenheimercore” per indicare proprio il tailoring anni ’20-’40 come un modello che ha influenzato le passerelle menswear e non solo.

L’oscuro e rigoroso Oppenheimer

La biopic vede nei panni del protagonista l’attore Cillian Murphy (nella foto, dai social). La ricercatezza nella costruzione dello stile è indubbia. Come hanno dichiarato i fashion writers del film, Tom Fitzgerald e Lorenzo Marquez, “le produzioni Nolan significano sempre grandi abiti” (come riporta Vox.com). Basti pensare a Batman Begins, Inception o Tenet. L’immagine del protagonista, e quindi la scelta dei suoi look, è fondamentale per la narrazione del personaggio. La sua cura nel vestire e la definizione della sua silhouette contribuiscono alla narrazione di un uomo di bell’aspetto, amato dalle donne, apprezzato per la sua genialità ma anche per il suo portamento.

 

 

Fisico rock star

La costume designer del film di Nolan, Ellen Mirojnick, ha interpretato il look di un personaggio a dir poco controverso in un modello da ammirare e imitare. “Vedo Oppenheimer come una rock star – ha dichiarato a The Guardian -. Era molto attento al suo aspetto. Incarnava la forza della comunicazione come nessun altro”. Per questo molti sono rimasti affascinati dal protagonista, tanto da volerne seguire lo stile (nonostante il ruolo nella Seconda Guerra Mondiale). Come riporta sempre The Guardian, per il department store John Lewis l’uscita di Oppenheimer ha coinciso con un aumento del 21% nelle vendite di fedora (il tipo di cappello indossato da Cillian Murphy nel film), mentre l’azienda londinese Herbert Johnson (specializzata in cappelli a tesa larga) ha visto una crescita nelle richieste della fascia demografica più giovane.

La giacca di pelle

Tra i look indossati dal fisico americano nella sua biografia sul grande schermo non poteva mancare una giacca di pelle. Un leather coat total black con collo alla coreana, chiusura a bottoni e tasche laterali, che appare già in innumerevoli ricerche online. Come spesso accade per i film cult, è scoppiata una ricerca dei look apparsi nella pellicola. Così come gli orologi Hamilton con cinturino in pelle che appaiono al polso dei personaggi narrati da Nolan. Il regista ha stretto una partnership con il marchio che risale a Interstellar nel 2014 e Tenet nel 2020.

Il trend Barbenheimer

Anche se i film Barbie e Oppenheimer non potrebbero essere più diversi tra loro, la loro influenza è tale da fondersi in un contrasto molto alla moda. Gli opposti si attraggono, direbbe qualcuno. Il rosa e il nero sono quindi diventati l’abbinamento del momento. Sul web la miscela di tonalità contrastanti è già diventato un trend: i feed di Instagram e TikTok sono pieni di video di utenti vestiti metà di nero e metà di rosa per rendere omaggio a entrambi i film. La differenza tra il “severe style” e l’outfit da bambola ha generato un’infinita serie di meme, parodie e locandine immaginarie, che ha influenzato anche lo stile a livello mondiale. (mvg)

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