Due scavi riportano alla luce la concia di 100.000 anni fa

Due scavi riportano alla luce la concia agli albori dell’umanità

Due scavi archeologici riportano alla luce la storia della concia. Dopo gli importanti ritrovamenti nel sud-ovest della Francia, ora tracce di attività della lavorazione della pelle emergono anche dal sottosuolo di Roma e Temara, in Marocco. In entrambi i casi, gli archeologi hanno trovato degli strumenti di lavorazione che risalirebbero a oltre 100.000 anni fa.

Due scavi archeologici

Che la concia delle pelli animali si pratichi dall’alba dei tempi è cosa nota. Di tanto in tanto, però, gli archeologi riescono a portare alla luce qualche strumento che fornisce sempre maggiori dettagli sull’abbigliamento delle antiche popolazioni, ad ogni latitudine. L’ultimo a “parlare” è il terreno di Temara, città del Marocco. Qui, come riporta ansa.it, i ricercatori dell’istituto tedesco Max Planck Institute for the Science of Human History, hanno rinvenuto presso la grotta di Contrebandiers 62 strumenti in osso per la lavorazione di pelli e pellicce, nonché un dente di cetaceo che gli Homo Sapiens utilizzavano per l’affilatura. Questi strumenti sono chiamati lissoir, e solitamente si ricavavano dalle costole dei bovini. Questi strumenti, spiega l’antropologa Emily Hallett, “dimostrano che 120.000 anni fa l’Homo Sapiens ha iniziato a intensificare l’uso di ossa per realizzare strumenti per compiti precisi, inclusa la lavorazione di pelle e pelliccia. Questa versatilità sembra essere alla base della nostra specie e non una caratteristica emersa dopo l’espansione in Eurasia”.

 

 

I lissoir della Capitale

A colpire gli esperti è però un ritrovamento effettuato nei pressi di Roma. Come riporta smithsonianmag.com, un team di ricercatori ha ritrovato in un sito a Castel di Guido, un osso scolpito a mano. Secondo gli esperti sarebbe un altro lissoir. Alla guida del team c’era l’archeologa Paola Villa, curatrice aggiunta al Museo di Storia Naturale dell’Università del Colorado e ricercatrice presso l’Istituto Italiano di Paleontologia Umana. Gli archeologi hanno rinvenuto l’oggetto insieme ad altri manufatti tutti risalenti a circa 400.000 anni fa, nell’era dei Neanderthal. La maggior parte degli oggetti sarebbero stati creati con le ossa di un elefante dalle zanne dritte, ora estinto, mentre il lissoir da un osso di bovino selvatico. (art)

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