Interesse e curiosità. Attenzione e partecipazione. Che successo per la pelle italiana a Expo 2025 Osaka nel primo dei due giorni dell’evento “Forever Young: la pelle italiana e il valore del tempo”. Ospitato presso il Padiglione Italia, l’evento ha colto immediatamente nel segno.
Che successo a Expo 2025 Osaka
Presentazioni, interazioni, workshop. Modelli di narrazione differenziati, ma costruiti per creare una trama di contenuti basata su una volontà precisa. Promuovere il valore culturale a 360 gradi della pelle italiana e della sua filiera di riferimento. Arte e artigianalità, dunque. Ma anche innovazione e tradizione sommati in dimensione che si trasforma in una costante pulsione futuribile. Ecco, dunque, il senso della prima presentazione proposta da Orietta Pelizzari (Lineapelle International Fashion & Lifestyle Advisor). Un excursus storico sull’identità cromatica del colore rosso, dalla sua declinazione pompeiana alla sua dimensione contemporanea, arrivando al “rosso giapponese”. Il tutto, passando attraverso la proposta di toccare con mano alcuni pellami e prodotti finiti, come i giubbotti griffati Brutus.
La Conceria di Pompei
Il link cromatico ha attivato la presentazione successiva, a cura del nostro direttore, Luca Fumagalli. Focus: la storia del “restauro esemplare” – finanziato da UNIC – Concerie Italiane e Lineapelle – della conceria rinvenuta a Pompei nel 1873. Storia raccontata in un libro fresco di stampa e presentato in anteprima proprio a Expo 2025 Osaka. Link successivo: l’artigianalità di una delle specialità produttive del Made in Italy caratterizzate da un heritage emozionante che ha, durante due workshop, mantenuto altissimo il livello di partecipazione. A condurli, Alessandro Pellone di Gala Gloves. A chiudere la prima giornata, il secondo talk condotto da Orietta Pelizzari, sui temi del vintage e della circolarità. Titolo: Vintage Iconic of Leather. Domani si replica.
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