I piani di Armani, quelli in Max Mara, i guai di Shandong Ruyi

I piani di Armani, quelli in Max Mara, i guai di Shandong Ruyi

Gli anniversari sono occasioni per stilare progetti. E così Armani (Giorgio) parla dei piani di Armani (gruppo). L’opportunità la offrono i 40 anni del brand Emporio Armani, linea sportiva della griffe. I 70 anni di Max Mara, invece, consentono allo stilista Ian Griffiths di spaziare sulle prospettive del gruppo emiliano della moda. Se c’è chi pianifica, c’è chi si affretta a chiudere i buchi. O almeno provarci. È il caso di Shandong Ruyi, gruppo presentatosi sul mercato come “l’LVMH cinese” e finito in una spaventosa crisi di liquidità.

 

 

Consigli di lettura:

  • La storia, i progetti e i piani di Armani. Lo stilista milanese ne parla, tra gli altri, con Il Giornale. L’occasione è quella giusta per fare il punto sulla “rivoluzione” del lusso lento tanto invocata da re Giorgio (ma che, alla fine, non si è vista);
  • Un gioiello del made in Italy. Max Mara, fondata nel 1951, compie 70 anni. Ancor di più, il gruppo è arrivato a fatturare oltre 1,2 miliardi, impiegando 5.500 persone. Ma “quello che amo – commenta con MFF lo stilista Ian Griffiths – è che rimanga un’azienda di famiglia”;
  • Che Shandong Ruyi fosse nei guai è cosa nota. Quando ha fallito l’acquisizione di Bally c’erano già abbastanza elementi per comprendere quanto drammatica fosse la situazione. Ora c’è il rischio, spiega WWD, che il gruppo perda anche il controllo di SMCP.

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